FAQ

domande frequenti

In questa area risponderemo a tutte le vostre domande più frequenti in ambito ingegneristico e sul tema delle strutture antisismiche.

Qualora non riusciate a reperire le informazioni utili a chiarire i vostri quesiti, non esitate a contattarci attraverso l'apposito form. 


Sì e le procedure di autorizzazione degli interventi sono partite dal 1° gennaio 2017.
Possono essere portate in detrazione le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021.

Bisogna rivolgersi ad un tecnico professionista che compia la diagnosi sismica dell’edificio e ne individui la classe di rischio sismico (da A+ a G) prima di effettuare l’intervento.
Il professionista deve poi predisporre il progetto degli interventi strutturali per aumentare la sicurezza antisismica e presentarlo per il successivo iter amministrativo edilizio.
A seguito dei lavori il tecnico certifica la conformità degli interventi effettuati al progetto presentato, assicurando quindi il miglioramento ad una classe di rischio più bassa.

Tra le spese detraibili rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili.

Per gli interventi sulle abitazioni o sulle attività produttive la detrazione fiscale si calcola su una spesa massima di 96 mila euro all’anno.

In un condominio, per gli interventi sulle parti comuni, ogni appartamento può ottenere la detrazione fiscale fino a una spesa massima di 96 mila euro.
La quota di detrazione spettante ad ogni condomino è attribuita dall’amministratore sulla base del Regolamento di condominio e delle tabelle millesimali.

É pari a 96 mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari del condominio.

Sì. Gli interventi di messa in sicurezza antisismica in un condominio non possono non interessare le parti comuni.

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